Lunedì 11 Agosto 2008 - Grand Canyon National Park - Lake Powell - Mexican Hat
Stamattina ritorniamo al Grand Canyon. Ci sembra anche più bello di ieri sera. Da dove lo osserviamo oggi riusciamo a scorgere in lontananza il fiume Colorado.
Proseguiamo poi verso il Lake Powell. Arriviamo nei pressi della diga di Page e ci troviamo davanti ad un paesaggio spettacolare: un lago di un azzurro acceso in mezzo a rocce rosse stratificate.
Gli altri non esitano a spogliarsi e a buttarsi nel lago. Io mi limito a bagnarmi i piedi. L'acqua è tiepida, il paesaggio davvero stupendo, le rocce rosse stratificate, sembra di essere su Marte.
Ripartiamo quindi in direzione Monument Valley. L'ultimo paese prima della Monument Valley è Kayenta. Cerchiamo posto per dormire, ma non troviamo niente. Telefoniamo a vari hotel del villaggio successivo, Mexican Hat, che si trova comunque ad una quarantina di miglia, oltre la valle. Anche lì è quasi tutto pieno. Troviamo solamente una camera per quattro e la fermiamo, sperando poi, giunti sul posto, di trovare qualcos'altro.
Passiamo nei pressi della Monument Valley dove chiediamo se è possibile prenotare una visita guidata per domani. Ci dicono di tornare domani mattina alle 8:30.
Siamo nella riserva Navajo e dobbiamo mettere l'orologio un'ora avanti.
Quando arriviamo a Mexican Hat vediamo che è un paese anche più piccolo del precedente. Ci sono pochissimi hotel, gli stessi a cui abbiamo già telefonato.
Andiamo a posare le valige nel motel dove abbiamo fermato la camera, con l'idea di andare a cercarne un'altra nel paese successivo, ma la signora del motel, una nativa americana, si impietosisce e ci dice che due di noi possono dormire nella stanza della figlia. La stanza da quattro è una specie di topaia, dove vediamo parecchi insetti.
Ripartiamo quindi in direzione Monument Valley. L'ultimo paese prima della Monument Valley è Kayenta. Cerchiamo posto per dormire, ma non troviamo niente. Telefoniamo a vari hotel del villaggio successivo, Mexican Hat, che si trova comunque ad una quarantina di miglia, oltre la valle. Anche lì è quasi tutto pieno. Troviamo solamente una camera per quattro e la fermiamo, sperando poi, giunti sul posto, di trovare qualcos'altro.
Passiamo nei pressi della Monument Valley dove chiediamo se è possibile prenotare una visita guidata per domani. Ci dicono di tornare domani mattina alle 8:30.
Siamo nella riserva Navajo e dobbiamo mettere l'orologio un'ora avanti.
Quando arriviamo a Mexican Hat vediamo che è un paese anche più piccolo del precedente. Ci sono pochissimi hotel, gli stessi a cui abbiamo già telefonato.
Andiamo a posare le valige nel motel dove abbiamo fermato la camera, con l'idea di andare a cercarne un'altra nel paese successivo, ma la signora del motel, una nativa americana, si impietosisce e ci dice che due di noi possono dormire nella stanza della figlia. La stanza da quattro è una specie di topaia, dove vediamo parecchi insetti.
Dopo esserci sistemati andiamo a piedi a mangiare in un ristorante lì vicino. Io assaggio il Taco Navajo, una specie di focaccia di pane fritto coperta di chili e di insalata, per niente buona. Mi rifaccio poi con un'ottima cherry pie.
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