Mio marito viaggia spesso per lavoro.
Fino all'anno scorso i suoi viaggi erano limitati all'Europa, in particolare Germania, Francia e Spagna. Da qualche tempo invece ha iniziato a frequentare la Cina, oggi è di nuovo partito ed è già la quinta volta in pochi mesi.
I suoi racconti sulla Cina sono molto vari.
La prima volta che è andato mi ha mandato un messaggio dicendomi: “Il Fiume Giallo è veramente giallo è puzza di pipì”.
Una volta era a Shanghai e, in un momento di pausa tra una riunione e l'altra, è riuscito a fare un giro della città. Dopo aver visto una zona turistica, spinto dalla curiosità si è addentrato in un normale mercato. Ho visto le foto della particolare “zona macelleria”, dove tra vari tipi di carne, esposta all'aria aperta, in stato di decomposizione, spiccava una fila di volatili appesi a tubature.
L'ultima volta è stato in un posto chiamato Changchun, lo stesso verso cui sta volando in questo momento. Era gennaio e lì la temperatura si aggirava sui -20°. Ha detto che un giorno c'è stata una fortissima tempesta di neve, che in poche ore ha interamente coperto la città. Appena ha smesso centinaia di persone, munite solamente di pala, in un'ora hanno eliminato tutta la neve.
Questi sono solo alcuni tra gli episodi che mi sono rimasti più impressi. Ora attendo il suo ritorno e nuovi racconti.
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