giovedì 12 agosto 2010

I tram, i treni, l'auto, la bici

Ieri ho iniziato ad esplorare a piedi la zona in cui abito, ma stavolta la zona residenziale, non la campagna. Devo ammettere che qui intorno c'è pochissimo, nel senso di negozi e luoghi di divertimento. Per fortuna in pochi minuti di autobus si arriva in centro, perchè se no qui, a parte la bellezza e la tranquillità della natura, sarebbe una noia mortale.
Facendo un po' di strani giri esplorativi sono arrivata fino all'ufficio di Francesco, nella zona di Oerlikon. Da lì poi ho preso il treno per arrivare in centro.
I mezzi pubblici qui sono efficientissimi. Gli autobus e i tram spaccano il minuto, quando si esce di casa si riesce sempre a calcolare a che ora si arriva a destinazione. Inoltre dalla stazione di Oerlikon, che dista dieci minuti di autobus da casa, ci sono treni costanti per la stazione centrale, Zurich HB, che si raggiunge in soli sei minuti. Praticamente qui l'automobile è totalmente inutile, ci serve solo per tornare in Italia.
Sono andata in centro e alla stazione mi sono trovata immersa in un mercato di prodotti tipici, che non ho capito se era occasionale o se c'è tutti i mercoledì.



Ho girato un po' per il centro, per la via centrale Bahnofstrasse, piena di negozi di lusso e per le vie limitrofe, entrando e uscendo dai negozi.



Poi ho attraversato il Limmat da cui si vedono le principali chiese della città Grossmünster e Fraumünster.





Passeggiando per Münstergasse, una piccola via della parte ad est del fiume, mi sono come al solito fermata davanti ad uno dei miei negozi preferiti della città: Schwarzenbach.



Non ho ancora avuto occasione di entrarci ma ogni volta rimango imbambolata a fissare la vetrina, dove sono esposte decine di tipi di tè, di tipi di farine e altre specialità.



Sono poi tornata a casa, perchè avevo già fatto un bel po' di passi, ma quando Francesco è rientrato dal lavoro mi ha chiesto, dato che c'era ancora il sole, di fare un giro in bici qui per i sentieri di campagna.
Siamo partiti praticamente seguendo lo stesso percoso che ho fatto a piedi lunedì. Ho dovuto riprendere confidenza con la bici, perché, a parte la breve parentesi del giro sul Golden Gate tra San Francisco e Sausalito di due anni fa, non ricordavo di essere salita su una bici. Ho dovuto reimparare come si utilizzano le marce e poi siamo partiti.
La passeggiata è stata piacevole, anche perchè qui ci sono tantissime piste ciclabili. L'unico inconveniente è che ogni tanto bisognava fare lo slalom tra qualche escremento di cavallo o altri animali, ma siamo in campagna e bisogna coglierne tutti gli aspetti.
Siamo così arrivati a Katzensee, dove volevo andare l'altro ieri.



Lì c'erano tantissime famiglie, bambini che giocavano, persone che facevano il bagno nel lago, gente intenta nella preparazione dell'immancabile barbecue.
Purtroppo non ho portato con me la macchina fotografica, ma certamente tornerò per documentare il luogo.
Oggi pago le conseguenze della bella gita, sono tutta dolorante.

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