lunedì 11 gennaio 2010

Viaggio in Giappone - Giorno 6 - Kyoto

Venerdì 14 Agosto 2009 - Kyoto

Dopo una rapida colazione in un bar della stazione partiamo per la visita dei templi. A Kyoto ci sono tantissimi templi, per cui, avendo solo pochi giorni a disposizione, bisogna fare una selezione e visitare quelli più significativi. Scegliamo di iniziare con la zona di Higashiyama sud, dove seguendo un breve itinerario a piedi riusciremo a vedere molti monumenti importanti.
Arriviamo con l'autobus fino alla zona di Gion, praticamente la stessa in cui eravamo ieri sera, e iniziamo a percorrere una salita, passando nei pressi di un cimitero, dove persone portano fiori e fronde verdi. Le lapidi sono molto diverse da quelle a cui siamo abituati, si presentano come delle piccole torri e non mi pare di aver visto nessuna foto.


Arriviamo nei pressi della porta del tempio Kiyomizu-dera. Lì una bambina, giapponese, mi si avvicina e mi chiede, in inglese perfetto, se posso fare una foto con lei. Io accetto e lei mi dice se però posso togliermi gli occhiali da sole e di mettermi alla sua altezza. Restiamo un po' stupiti da questo fatto, probabilmente voleva la foto perché siamo occidentali.


Entriamo nel tempio, dove alcune persone pregano e accendono ceri e dove vediamo monaci inginocchiati che ripetono una monotona cantilena.
Scendendo dal tempio c'è una piccola cascata sacra, da cui vediamo che molte persone prendono l'acqua.
Qui notiamo delle strane statue di pietra, a volte solo semplici pietre, situate ai bordi della strada, con in bavaglino rosso e a volte anche un cappello rosso.
Proseguiamo il cammino e passando per una strada, piena di negozi e bar, chiamata via delle teiere, vediamo la Yasaka Pagoda, ma solo da fuori e arriviamo al tempio Kodai-ji, circondato da uno splendido giardino.


Lì vicino visitiamo il Ryozen Kannon, dove si trova la statua di pietra di Kannon, altra ventiquattro metri. All'ingresso, insieme al biglietto, ci danno un bastoncino di incenso acceso da mettere nel bruciatore situato davanti al tempio. La statua vista da sotto è davvero impressionante.


Passando attraverso il parco Maruyama Koen e salendo una lunga scalinata arriviamo al tempio Chion-in. Si tratta di un complesso di molti edifici, tra cui è situata la campana più grande del Giappone. Ho letto che per suonarla sono necessari diciassette monaci.


Proseguendo arriviamo a Shoren-in, un altro tempio, molto simile però ad un'abitazione, con stanze molto luminose, ricoperte da tatami e un bel giardino. Noto una cosa che a me pare molto buffa, ma sicuramente ha un significato: davanti ad alcuni altari c'è un'anguria e una pila di dolcetti. Prima di andare via ci sediamo sui tatami ad ammirare il giardino e il laghetto, provando un gran senso di pace e rilassamento.
In conclusione dell'itinerario arriviamo a Yasaka-jinja, il santuario dove siamo già stati ieri sera.


Con la luce del giorno appare più bello: è' molto colorato e appariscente. Qui noto altre cose tipiche dei templi e dei santuari: delle campane appese in alto, con una lunga corda che i fedeli tirano prima di pregare, una piccola struttura, o a volte un semplice albero, a cui vengono legati foglietti, contenenti preghiere, opportunamente arrotolati.
Davanti agli altari si trovano sempre delle specie di grate dentro le quali i fedeli buttano una moneta e poi pregano battendo due volte le mani e inchinandosi.
Andiamo alla stazione della metro passando prima per Hanami-koji, una via di Gion caratterizzata da case di legno molto antiche. In questa zona si trovano le case da tè frequentate dalle geishe.


Prendiamo il treno per raggiungere il santuario Fujimi Inari, che si trova nella zona sud di Kyoto.
Sulla guida ho letto che la caratteristica del santuario è una lunga fila di Torii rossi. Si chiamano Torii le porte che solitamente si trovano prima di raggiungere i templi. Dopo aver visto il tempio iniziamo la l'emozionante passeggiata sotto i Torii. Usciti dalla prima fila pensiamo che sia tutto lì, ma ci troviamo di fronte un'altra serie di Torii.


Proseguiamo e camminando iniziamo a salire su dal bosco, la fila di Torii sembra non finire mai, finché non incontriamo un cartello raffigurante il tempio. Ci accorgiamo di trovarci dentro ad un enorme anello di Torii. Nonostante tutto continuiamo a salire ostinati, lungo il percorso incontriamo vari tempietti e statue. Più saliamo e meno persone incontriamo, inoltre notiamo che più saliamo più aumenta il prezzo dell'acqua dei distributori di bibite. Finalmente arriviamo in cima, e riprendiamo subito la discesa, sempre sotto i Torii. Non è stata la passeggiata defaticante che pensavamo, ma è stata comunque molto bella. Torniamo in albergo distrutti, desiderosi di una doccia.
Usciamo a cena, per festeggiare il compleanno di Francesco. Andiamo a Pontocho, una via piena di ristoranti e locali, vicino al fiume e non lontano da Gion. Mentre arriviamo Francesco dice di aver visto una geisha entrare in un locale. Io purtroppo non la vedo.
La scelta del ristorante è un po' difficile, dato che spesso il menù esposto fuori è esclusivamente in giapponese. Alla fine Francesco sceglie un ristorante abbastanza tranquillo, dove mangiamo io Sukiyaki e Francesco Shabu Shabu. Si tratta di piatti di carne di vitello, che viene servita cruda, insieme a delle verdure e cotta al momento. Insieme alla carne vengono infatti portati dei fornellini con sopra l'occorrente per cuocerla. Nel caso del Sukiyaki si tratta di una particolare salsa a base di soia, in cui le verdure e la carne vengono immerse e lasciate cuocere per qualche minuto. Una volta cotta la carne, prima di essere gustata, viene intinta nell'uovo crudo. Per quanto riguarda Shabu Shabu la carne viene cotta nel brodo, tenendola con le bacchette e intingendola con un movimento ondulatorio, dal cui "suono" deriva il suo nome onomatopeico. Una volta cotta la carne viene immersa in una salsa a base di soia.


Mangiamo ancora una buonissima tenpura di verdure. Francesco, chiacchierando, dice al cameriere che è il suo compleanno. Ci offrono così il gelato con lo sherry e mentre lo stiamo gustando sentiamo in sottofondo una strana versione della canzone "Happy Birthday".
Dopo cena passeggiamo un po' per la zona, tornando in Hanami-koji, dove spero di avvistare qualche geisha, senza successo. La zona di notte è comunque molto carina.




3 commenti:

  1. Guarda che non mi perdo nemmeno un puntata è???

    :-D

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  2. Ti ringrazio! Poi una gourmet come te deve assolutamente vedere tutto quello che ho assaggiato ;)

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  3. La descrizione dei templi e delle preghiere mi ha riportato direttamente nella riproduzione fedele che ne fanno anime e telefilm ;)

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