martedì 5 ottobre 2010

Ogni canzone un ricordo


Ogni persona ha delle doti. C'è chi eccelle in uno sport, chi suona divinamente qualche strumento, chi sa eseguire a mente calcoli matematici difficilissimi.
Io invece ne ho una veramente inutile: la dote di associare le canzoni a fatti più o meno importanti della mia vita, infatti ricordo quasi con esattezza le date di moltissime canzoni.

Quante volte, durante i viaggi in macchina con mio marito, sentendo una canzone alla radio ho esclamato etusiasta cose del tipo: "era l'estate 1994, mi ricordo che la ascoltavo quel giorno che siamo andati a spiaggia in 20!". Lui rimane allibito perchè dice che è impossibile ricordarsi tutto così... ma io non è che mi impegno a farlo, mi viene naturale ricordare cose che apparetemente hanno poca importanza, ma per me hanno grande significato.

Io ho sempre ascoltato molto la radio, già quando ero bambina mia mamma la teneva sempre accesa, quindi le canzoni che associo ai fatti solitamente sono proprio canzoni del periodo in cui i fatti sono avvenuti. Quando ero studentessa universitaria invece spesso le canzoni le ascoltavo su MTV al mattino mentre facevo colazione con i miei coinquilini.
A volte invece si tratta di canzoni di altre epoche che io ascolto a rotazione in alcuni periodi, tipo ora, che mi sono fissata coi Led Zeppelin e sono capace di ascoltare i loro CD a ripetizione per interi giorni.

L'altro giorno ero sull'autobus e stavo ascoltando canzoni in modalità random sul mio lettore mp3. Appena ho sentito le prime note di "Le Vent Nous Portera" dei Noir Désir sono ritoranta magicamente all'estate del 2002, la prima estate in cui non ero più studentessa ma lavoratrice, l'estate in cui avrei coronato il mio sogno: visitare l'Irlanda. Mi ritrovo così a rivedere nella mia mente le stesse immagini e a ricordare gli odori e i colori di quei giorni.

Così come quando riascolto "Kiss from a Rose" di Seal, torno indietro di 15 anni, all'estate 1995, quando dopo l'esame di maturità sono partita all'avventura con tre amici e siamo andati a Londra senza neanche sapere dove avremmo dormito. Quella canzone ogni tanto usciva dalla radio incastonata nel muro della nostra stanza, nell'hotel-ostello più economico che abbiamo trovato.

Associo "Dancing Queen" degli Abba, nella versione degli U2, al test d'ingresso all'università nel settembre del 95, quasi certamente perchè in quel periodo ascoltavo spesso un bootleg che la conteneva.

"The Sound of Silence" di Simon & Garfunkel mi ricorda gli esami dell'università. Per qualche strana ragione io e il mio coinquilino avevamo deciso che portava bene, così la ascoltavamo la sera prima di ogni esame. Mentre il CD di raccolta delle loro canzoni l'ho ascoltato a ripetizione nelle settimane precedenti alla mia laurea.

Poi c'è "This is not America" di David Bowie, che mi frullava in testa nel giugno 2004, durante il mio primo volo intercontinentale, mentre stavamo per raggiungere Boston. Così come "Leaving New York" dei R.E.M. descrive perfettamente le mie sensazioni alla fine di quel viaggio.

Quando sento "Your Beautiful" di James Blunt mi rivedo seduta sullo sgabello della parrucchiera, poche ore prima del mio matrimonio. Mentre mi acconciava i capelli l'ho sentita alla radio e mi sono commossa. Ormai sarà per sempre la canzone del mio matrimonio. Così come "Estate" dei Negramaro mi ricorda i giorni che lo hanno preceduto.

Quando ascolto "Time of your life" dei Green Day sono di nuovo sul taxi che ci ha portato dall'aeroporto all'hotel di Melbourne all'inizio della nostra luna di miele.

"Road Trippin' " dei Red Hot Chili Peppers la vedevo bene per il mio viaggio sulla West Coast, e così è stato, è davvero perfetta per ricordare quel magnifico tramonto sul Big Sur.

Stamattina mentre facevo colazione ho sentito "Sometimes you can't make it on your own", degli U2, tratto da "How to dismantle an atomic bomb", uscito nell'autunno del 2004, e anche stavolta sono tornata indietro nel tempo rivivendo con la mente quei momenti. Ricordo infatti benissimo che ascoltavo quel CD nei primi giorni che ho trascorso nella mia casa, quando era ancora praticamente priva di mobili, ma quando mi sembrava di essere in un sogno. Proprio ora che questa casa sto per lasciarla. Ma so che ogni volta che risentirò quelle canzoni vivrò le stesse emozioni.


1 commento:

  1. bhè proprio inutile non mi sembra questa dose... ti permette di rivivere i momenti più importanti della tua vita con la colonna sonora incorporata!
    baci! ale

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