venerdì 2 aprile 2010

Cosa fate al merendino?



"Cosa fate al Merendino?", ho chiesto un giorno ai miei compagni di università. Loro mi hanno guardata stupiti e mi hanno chiesto "il Merendino?" e io "Sì il giorno dopo Pasqua" "Ah! Pasquetta" e sono scoppiati a ridere.
Solo quel giorno, dopo più di vent'anni di permanenza su questo pianeta, ho scoperto che Merendino non è un termine universalmente noto, ma lo usiamo noi nati e cresciuti nel nostro piccolo angolo di Liguria. Il giorno di Pasquetta infatti si è soliti andare in un qualche posto all'aria aperta a fare un pic-nic, altrimenti detto Merendino.
Negli ultimi anni ho un po' abbandonato l'usanza del pic-nic, ma il giorno del merendino, quando il meteo lo permette, resta sempre una buona occasione per fare una gita fuori porta.
L'anno scorso io e mio marito abbiamo deciso di tornare alle Cinque Terre e di arrivarci ripercorrendo un sentiero che abbiamo scoperto casualmente alcuni anni fa, un giorno in cui, non trovando parcheggio, abbiamo lasciato la macchina sul bordo della strada e siamo scesi a piedi, ritrovandoci in un posto splendido.
Dopo anni, con l'aiuto di internet, sono riuscita a ritrovare il sentiero n°8 , che parte dal santuario Madonna di Reggio che si trova sulle alture di Vernazza.
Arriviamo al mattino molto presto. Il cielo è sereno e l'aria un po' frizzante inizia pian piano a diventare più tiepida. Il sentiero tra gli ulivi è splendido, proprio come ricordavo e scendendo si inizia a scorgere il mare, le fasce coltivate, il piccolo gruppo di case che costituiscono la città di Vernazza. Questa è sempre stata la mia "Cinque Terra" preferita. Non c'è un vero motivo, ma mi piacciono i suoi colori e l'atmosfera che si respira.
Quando arriviamo facciamo un giro per le strette vie di Vernazza. E' ancora presto e c'è ancora poca gente. E' tutto così tranquillo.
I sentieri delle Cinque Terre regalano panorami spettacolari. Molte persone conoscono solo quello denominato "Via dell'amore", che costeggia il mare su un percorso che collega Riomaggiore e Manarola. Probabilmente è anche il più semplice da percorrere.
Noi però ci siamo già stati l'altra volta e abbiamo voglia di andare a Monterosso, che invece non avevamo visitato, perciò scegliamo di percorrere il sentiero n°2, che collega appunto Vernazza a Monterosso. Per percorrerlo occorre pagare una sorta di pedaggio, dato che ci troviamo nel Parco Nazionale delle Cinque Terre. Non è sempre aperto, infatti è molto impervio e può capitare di trovarlo chiuso per avverse condizioni climatiche. Oggi per fortuna è aperto e pieni di buona volontà iniziamo a percorrerlo. Ci accorgiamo già da subito che è faticosissimo. Si inizia a salire, in mezzo ai boschi, costeggiando però il mare. Il sentiero è molto stretto.
La fatica viene però pienamente ricompensata da un panorama mozzafiato.
Incontriamo ulivi, limoni, viti e rotaie su cui scorrono dei carrelli che aiutano gli agricoltori nei trasporti sulle ripide terrazze.
Finalmente si inizia a scendere e dopo ancora un bel po' di strada arriviamo a Monterosso.
Monterosso mi piace molto meno di Vernazza. Mi sembra molto più turistica, meno raccolta, ma forse la mia è solo un'impressione.
Dopo aver fatto un giro per il paese ci sediamo sulla spiaggia e mangiamo la focaccia che abbiamo comprato a Vernazza. Al sole si sta davvero bene, rimaniamo per un po' seduti sulle pietre a guardare il mare.
Torniamo a Vernazza nuovamente lungo il sentiero. Vernazza purtroppo non è più com'era al mattino, si è riempita di turisti. E' già abbastanza tardi perciò dobbiamo andare via. Ripercorriamo il sentiero n°8, stavolta però in salita.

3 commenti:

  1. Prima o poi un giretto lo farò da quelle parti. Buon Merendino :D

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  2. Salve a tutti,
    volevo invitarvi al nostro sito sulle 5 Terre ( nella mia firma )
    e al suo blog dove potrete, fra l'altro, votare la più bella delle 5 terre:

    Anche online una sezione di video delle Cinque Terre

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  3. Ciao... sono finita qui per caso,e credo tu abbia avuto un'idea strepitosa... essendo ligure ho subito guardato qui...ma volevo complimentarmi per l'intuizione!!!
    Anche io amo Anthony Bourdain e credo faccia il lavoro più belli del mondo: viaggiare,mangiare.conoscere e scrivere...il fatto che poi cucini pure e bene diventa marginale...
    Mi ha fatto piacere incontrarti,anche perchè sono una nuova food-blogger e inizio a conoscere tanti modo diversi di esplorare la gastronomia..
    Ciao, e a presto!
    Chiara

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