sabato 18 dicembre 2010

The Hammer of the Gods


Fino a qualche anno fa quasi non conoscevo i Led Zeppelin. Beh, sì, conoscevo la famosissima "Stairway to heaven", ma non avevo mai ascoltato altro, se non distrattamente.



Poi un giorno ho trovato a casa Mothership, che riassume la carriera di questo gruppo attraverso le loro canzoni più famose. Ho iniziato timidamente ad ascoltarlo, finchè non ne sono stata letteralmente travolta. Mi piace tantissimo questo suono di rock puro, così datato, tuttavia così attuale. Tanto che ora non riesco più a farne a meno e periodicamente riascolto questo disco continuamente per giorni e giorni.
Un giorno ascoltando la mia radio preferita sento dire che è uscita la riedizione della biografia dei Led Zeppelin, "Il martello degli dei". Non ho resistito ed ha subito trovato un posto nella mia libreria.



Il libro inizia raccontando la vita di Jimmy Page, che trova la sua strada da musicista fin da giovanissimo, collabora con numerose band finchè un giorno decide di crearsi la sua.
I Led Zeppelin nascono quasi per caso e in pochi anni diventano una della band più seguite e acclamate del pianeta. Iniziano una serie lunghissima di concerti negli Stati Uniti, la loro fama e la loro ricchezza crescono a dismisura, così come il numero delle groupies che li accompagnano durante i tour.
In quegli anni riescono a scrivere un pezzo importante della storia del rock.
Gli eccessi che li caratterizzano decreteranno però la loro fine, portando fino alla morte di uno di loro.
Di questo libro ricordo soprattutto le caratteristiche personali dei membri del gruppo, o almeno ciò che mi è arrivato.
Jimmy Page, che ha subito suscitato in me una sorta di immotivata antipatia, dedica la sua vita alla chitarra e a studi sull'occulto. Robert Plant e John 'Bonzo' Bonham alla fine di ogni tour ritornano alla solita vita, in mezzo alle pecore, nella campagna inglese. Il quarto membro, John Paul Jones, ai miei occhi risulta un po' anonimo, forse perchè dal racconto appare un po' meno esagerato degli altri.
Ho letto che più volte si è sperato in una loro reunion che poi è stata realizzata in occasione di un concerto del 2007. Io però penso penso che i Led Zeppelin debbano rimanere quelli degli anni 70, quelli che ci sono ora sono delle persone diverse e non potranno mai più ricreare quella magia, perciò sarebbe meglio accontentarsi di ascoltare la loro musica e rivedere i video dei vecchi concerti.

Nessun commento:

Posta un commento

Link

Related Posts with Thumbnails