In questo periodo di cambiamenti, un po' malinconico, mi trovo spesso a vivere di ricordi. Così ho rispolverato le foto dei vecchi viaggi e i miei vecchi diari e magari ne pubblicherò degli estratti.
Uno dei posti che più ho nel cuore è Kangaroo Island, che si trova nella parte meridionale dell'Australia, di fronte alla città di Adelaide.
Partendo all'alba da Adelaide arriviamo a Cape Jervis, il porto da dove parte il traghetto per raggiungere l'isola.
Arrivati a Kangaroo Island saliamo su un pullman. L’autista, che fa anche da guida, si chiama Jeff ed è un tipo strano ma simpaticissimo. Francesco dice che ha la faccia da platypus, cioè da ornitorinco.
Il primo luogo che visitiamo è Seal Bay, una spiaggia dove si riposano decine di leoni marini. Questi rimangono nell’oceano per molti giorni di fila per procurarsi il cibo, e quando tornano a riva sono stremati. Vediamo infatti alcuni leoni marini che arrivano dall’oceano trascinandosi, altri molto piccoli che come arrivano sulla riva iniziano a chiamare la mamma. E’ impressionante, ce n’è uno che fa un verso che pare realmente dire la parola "mamma".
Vediamo una femmina di leone marino, tenerissima, che allatta il figlio. Si passa a pochi metri da loro, è veramente emozionante.
Ci portano in una fattoria in cui ci viene servito un pranzo molto frugale, ma in stile con l’ambiente: minestrone, carne e insalata. Mentre mangiamo un canguro entra e saltella tra i tavoli.
Dopo il pranzo ci aggiriamo per la fattoria dove rivediamo il canguro “domestico” che si lascia accarezzare. Aggirandoci tra i GumTrees finalmente avvistiamo un koala che però se ne sta sui rami più alti e, molto schivo, non si lascia guardare e fotografare bene.
Dopo aver attraversato il parco nazionale ci fermiamo nei pressi delle Remarkable Rocks, un insieme di rocce scolpite dall’oceano e dalle intemperie nelle forme più disparate.
Sono molto strane, sembrano delle sculture moderne. Tira un vento fortissimo che quasi ci porta via.
Ci spostiamo in una zona dove è situato un faro, quindi scendiamo a piedi per vedere l’Admiral Arch, un arco naturale formato dall’erosione dell’oceano, dove è possibile vedere numerose foche adagiate sugli scogli.
Durante il viaggio in pullman Jeff ci racconta che in Australia è stata importata dall’Europa una particolare specie di api: le famose Ligurian Bees. Io rimango stupefatta: la Liguria non è certamente nota per le api. Quando gli dico che io vengo dalla Liguria, proprio come le api, pare non crederci, e lo racconta poi a tutto il pullman.
Quando ci stiamo riavvicinando al porto di Kinsgscote ci dicono che chi vuole, nell’attesa della partenza del traghetto, può visitare un luogo in cui è possibile vedere i pinguini. Ormai è notte e i pinguini dal mare tornano nelle proprie tane. Decidiamo di vederli: sono molto piccoli e buffi.
Il viaggio sul traghetto è terribile, sembra infinito e io muoio di sonno.
Uno dei posti che più ho nel cuore è Kangaroo Island, che si trova nella parte meridionale dell'Australia, di fronte alla città di Adelaide.
Partendo all'alba da Adelaide arriviamo a Cape Jervis, il porto da dove parte il traghetto per raggiungere l'isola.
Arrivati a Kangaroo Island saliamo su un pullman. L’autista, che fa anche da guida, si chiama Jeff ed è un tipo strano ma simpaticissimo. Francesco dice che ha la faccia da platypus, cioè da ornitorinco.
Il primo luogo che visitiamo è Seal Bay, una spiaggia dove si riposano decine di leoni marini. Questi rimangono nell’oceano per molti giorni di fila per procurarsi il cibo, e quando tornano a riva sono stremati. Vediamo infatti alcuni leoni marini che arrivano dall’oceano trascinandosi, altri molto piccoli che come arrivano sulla riva iniziano a chiamare la mamma. E’ impressionante, ce n’è uno che fa un verso che pare realmente dire la parola "mamma".
Vediamo una femmina di leone marino, tenerissima, che allatta il figlio. Si passa a pochi metri da loro, è veramente emozionante.
Ci portano in una fattoria in cui ci viene servito un pranzo molto frugale, ma in stile con l’ambiente: minestrone, carne e insalata. Mentre mangiamo un canguro entra e saltella tra i tavoli.
Dopo il pranzo ci aggiriamo per la fattoria dove rivediamo il canguro “domestico” che si lascia accarezzare. Aggirandoci tra i GumTrees finalmente avvistiamo un koala che però se ne sta sui rami più alti e, molto schivo, non si lascia guardare e fotografare bene.
Dopo aver attraversato il parco nazionale ci fermiamo nei pressi delle Remarkable Rocks, un insieme di rocce scolpite dall’oceano e dalle intemperie nelle forme più disparate.
Sono molto strane, sembrano delle sculture moderne. Tira un vento fortissimo che quasi ci porta via.
Ci spostiamo in una zona dove è situato un faro, quindi scendiamo a piedi per vedere l’Admiral Arch, un arco naturale formato dall’erosione dell’oceano, dove è possibile vedere numerose foche adagiate sugli scogli.
Durante il viaggio in pullman Jeff ci racconta che in Australia è stata importata dall’Europa una particolare specie di api: le famose Ligurian Bees. Io rimango stupefatta: la Liguria non è certamente nota per le api. Quando gli dico che io vengo dalla Liguria, proprio come le api, pare non crederci, e lo racconta poi a tutto il pullman.
Quando ci stiamo riavvicinando al porto di Kinsgscote ci dicono che chi vuole, nell’attesa della partenza del traghetto, può visitare un luogo in cui è possibile vedere i pinguini. Ormai è notte e i pinguini dal mare tornano nelle proprie tane. Decidiamo di vederli: sono molto piccoli e buffi.
Il viaggio sul traghetto è terribile, sembra infinito e io muoio di sonno.
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