Erano dodici anni che li aspettavo. Per una serie di motivi le volte in cui gli U2 sono tornati in Italia non ero più riuscita a vederli. Stavolta, con grande fatica, mi sono finalmente procurata i biglietti.
Quando arriviamo a San Siro è tardo pomeriggio, lo stadio è ancora abbastanza vuoto. Al centro si vede l'imponente palco: The Claw, l'artiglio.
Quando arriviamo a San Siro è tardo pomeriggio, lo stadio è ancora abbastanza vuoto. Al centro si vede l'imponente palco: The Claw, l'artiglio.
Lentamente gli spalti si riempiono.
Alle 19:30 compaiono gli Snow Patrol. Purtoppo conosco poche loro canzoni, ma li trovo comunque bravi e coinvolgenti. Ci dicono che per loro è un grande onore suonare su quel palco prima degli U2.
Alle 21, sulle note di "SpaceOddity" di David Bowie, il palco prende vita, le luci si accendono, ed ecco salire sul palco Larry, che si impossessa subito della batteria e inizia ad impostare il ritmo di "Breathe". Al suo seguito Adam e Edge, infine, da una botola, spunta Bono e lo spettacolo ha inizio.
Alle 19:30 compaiono gli Snow Patrol. Purtoppo conosco poche loro canzoni, ma li trovo comunque bravi e coinvolgenti. Ci dicono che per loro è un grande onore suonare su quel palco prima degli U2.
Alle 21, sulle note di "SpaceOddity" di David Bowie, il palco prende vita, le luci si accendono, ed ecco salire sul palco Larry, che si impossessa subito della batteria e inizia ad impostare il ritmo di "Breathe". Al suo seguito Adam e Edge, infine, da una botola, spunta Bono e lo spettacolo ha inizio.
The Claw produce degli effetti spettacolari, le luci e le immagini che scorrono sugli schermi. Si alternano pezzi del nuovo album a pezzi vecchi.
Inizialmente il pubblico, almeno quello vicino a me, pare un po' spento, ma non appena partono le canzoni più vecchie e conosciute si scatena.
Bono non rinuncia a fare i suoi discorsi sociali, ma stavolta lo fa senza esagerare. Uno dei momenti più toccanti è quello di "Walk On", dedicata a Aung San Suu Kyi: decine di persone sfilano sul grande palco circolare, tenendo davanti al volto una sua foto.
Per il gran finale Bono sfoggia una giacca con dei led rossi, e canta attraverso un microfono circolare che pende dall'alto.
Inizialmente il pubblico, almeno quello vicino a me, pare un po' spento, ma non appena partono le canzoni più vecchie e conosciute si scatena.
Bono non rinuncia a fare i suoi discorsi sociali, ma stavolta lo fa senza esagerare. Uno dei momenti più toccanti è quello di "Walk On", dedicata a Aung San Suu Kyi: decine di persone sfilano sul grande palco circolare, tenendo davanti al volto una sua foto.
Per il gran finale Bono sfoggia una giacca con dei led rossi, e canta attraverso un microfono circolare che pende dall'alto.
"Moment of Surrender" conclude la serata. Io rimango immobile, aspettando che rientrino, ma la mia illusione svanisce non appena vedo i ragazzi che iniziano a smontare il palco.
Li ho aspettati per dodici anni, ma queste due ore intensissime hanno pienamente ripagato l'attesa.
Li ho aspettati per dodici anni, ma queste due ore intensissime hanno pienamente ripagato l'attesa.
Scaletta:
Breathe
No Line On The Horizon
Get On Your Boots
Magnificent
Beautiful Day/Here Comes The Sun (snippet)
I Still Haven't Found What I'm Looking For/Don't Stop Til You Get Enough (snippet)
Desire
Stuck in a moment
Electrical Storm
Unknown caller
The Unforgettable Fire
City of Blinding Lights
Vertigo
I'll Go Crazy If I Don't Go Crazy Tonight (remix)
Sunday Bloody Sunday/Get Up Stand Up (snippet)
Pride (In The Name of Love)
MLK
Walk On/You'll Never Walk Alone (snippet)
Where the streets Have no Name
One
Ultraviolet (Light my Way)
With or without you
Moment of Surrender
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