Giorno 1 - Domenica 4 Dicembre 2011
Dopo moltissime ore di volo, dove per fortuna sono riuscita a dormire per la maggior parte del tempo, arriviamo a Buenos Aires.
Ripartiremo nel pomeriggio, da un altro aeroporto, per El Calafate, perciò abbiamo il tempo di dare un’occhiata alla città, che visiteremo meglio alla fine del nostro viaggio.
Fa caldissimo, infatti in aeroporto devo cambiarmi gli abiti invernali e mettermi una t-shirt.
Seguendo il consiglio di una collega argentina ci affidiamo a una ditta di “remis” e prendiamo un autobus che ci porta fino a Puerto Madero.
Da li’ iniziamo la nostra veloce visita un po’ improvvisata.
La cosa che subito mi colpisce della città e’ la tipica luce delle città del mare, al primo impatto mi fa pensare a Genova, ma questa strana idea verrà presto smentita.
Siamo a Retiro in Plaza Martinez. Si sente un forte odore di pipí e si vedono persone che dormono per terra.
Passando per vie dove sorgono bellissime case in stile liberty un po’ decadenti arriviamo all’obelisco percorrendo la grandissima Avenida 9 de Julio.
Passeggiando per Avenida de Mayo, dove incontriamo numerosi caffé con gente seduta a fare colazione nonostante sia già quasi ora di pranzo, arriviamo in Plaza de Mayo.
Visitiamo la cattedrale e la piazza, su cui si affaccia la Casa Rosada. Non avendo tantissimo tempo a disposizione per poterla vedere bene decidiamo di rimandarne la visita a quando torneremo alla fine del viaggio.
Dato che il nostro stomaco sente un po’ il fuso orario ci fermiamo a mangiare qualcosa in un bar di Avenida de Mayo.
Dopo pranzo facciamo un giro per Florida, la via pedonale commerciale, che pur essendo domenica è molto viva, una brevissima passeggiata sui Docks di Puerto Madero e poi via a riprendere il remis per l’aeroporto.
Arrivati all’Aeroparque ci attende una bruttissima sorpresa: al check-in ci dicono che il nostro volo è gia’ partito, è stato anticipato di due ore. Noi siamo allibiti e chiediamo come sia possibile dato che due giorni fa abbiamo controllato su internet e il volo era confermato per l’ora stabilita, loro si giustificano dicendo che avremmo dovuto telefonare per confermare il volo, ma come avremmo potuto telefonare se eravamo su un volo proveniente dall’Europa? Si scusano e ci dicono che possono pagarci una notte in hotel, il taxi e prenotarci un volo che parte domani mattina presto.
Un po’ risentiti non possiamo fare altro che accettare e prendiamo un taxi che ci porta all’hotel che si trova nel quartiere di Belgrano.
Dopo una doccia necessaria a smaltire sia le ore di volo sia la rabbia e dopo aver piú o meno capito dove ci troviamo prendiamo una metro per raggiungere il quartiere di Palermo. Arriviamo in Plaza Italia, proprio sotto la statua di Garibaldi. A piedi raggiungiamo Plaza Serrano, una piazza piena di vita con un fantastico mercatino che pero’ sta per chiudere. Alla fine il cambio di programma non e’ stato del tutto inutile, abbiamo visto un piccolo pezzo di città. Prendiamo un aperitivo ma io sono ancora troppo arrabbiata.
Dopo moltissime ore di volo, dove per fortuna sono riuscita a dormire per la maggior parte del tempo, arriviamo a Buenos Aires.
Ripartiremo nel pomeriggio, da un altro aeroporto, per El Calafate, perciò abbiamo il tempo di dare un’occhiata alla città, che visiteremo meglio alla fine del nostro viaggio.
Fa caldissimo, infatti in aeroporto devo cambiarmi gli abiti invernali e mettermi una t-shirt.
Seguendo il consiglio di una collega argentina ci affidiamo a una ditta di “remis” e prendiamo un autobus che ci porta fino a Puerto Madero.
Da li’ iniziamo la nostra veloce visita un po’ improvvisata.
La cosa che subito mi colpisce della città e’ la tipica luce delle città del mare, al primo impatto mi fa pensare a Genova, ma questa strana idea verrà presto smentita.
Siamo a Retiro in Plaza Martinez. Si sente un forte odore di pipí e si vedono persone che dormono per terra.
Passando per vie dove sorgono bellissime case in stile liberty un po’ decadenti arriviamo all’obelisco percorrendo la grandissima Avenida 9 de Julio.
Passeggiando per Avenida de Mayo, dove incontriamo numerosi caffé con gente seduta a fare colazione nonostante sia già quasi ora di pranzo, arriviamo in Plaza de Mayo.
Visitiamo la cattedrale e la piazza, su cui si affaccia la Casa Rosada. Non avendo tantissimo tempo a disposizione per poterla vedere bene decidiamo di rimandarne la visita a quando torneremo alla fine del viaggio.
Dato che il nostro stomaco sente un po’ il fuso orario ci fermiamo a mangiare qualcosa in un bar di Avenida de Mayo.
Dopo pranzo facciamo un giro per Florida, la via pedonale commerciale, che pur essendo domenica è molto viva, una brevissima passeggiata sui Docks di Puerto Madero e poi via a riprendere il remis per l’aeroporto.
Arrivati all’Aeroparque ci attende una bruttissima sorpresa: al check-in ci dicono che il nostro volo è gia’ partito, è stato anticipato di due ore. Noi siamo allibiti e chiediamo come sia possibile dato che due giorni fa abbiamo controllato su internet e il volo era confermato per l’ora stabilita, loro si giustificano dicendo che avremmo dovuto telefonare per confermare il volo, ma come avremmo potuto telefonare se eravamo su un volo proveniente dall’Europa? Si scusano e ci dicono che possono pagarci una notte in hotel, il taxi e prenotarci un volo che parte domani mattina presto.
Un po’ risentiti non possiamo fare altro che accettare e prendiamo un taxi che ci porta all’hotel che si trova nel quartiere di Belgrano.
Dopo una doccia necessaria a smaltire sia le ore di volo sia la rabbia e dopo aver piú o meno capito dove ci troviamo prendiamo una metro per raggiungere il quartiere di Palermo. Arriviamo in Plaza Italia, proprio sotto la statua di Garibaldi. A piedi raggiungiamo Plaza Serrano, una piazza piena di vita con un fantastico mercatino che pero’ sta per chiudere. Alla fine il cambio di programma non e’ stato del tutto inutile, abbiamo visto un piccolo pezzo di città. Prendiamo un aperitivo ma io sono ancora troppo arrabbiata.
Mai sentita questa. Un ritardo a causa di un anticipo, incredibile!
RispondiEliminaEh eh... neanch'io! Ho imparato a diffidare delle Aerolineas Argentinas. Anche alcuni giorni dopo ci hanno anticipato il volo ma per fortuna ormai eravamo preparati.
RispondiElimina