lunedì 23 agosto 2010

Finalmente il sole! ... gli amici e i lamponi


Finalmente, dopo giorni e giorni di pioggia, in cui mi chiedevo come fosse possibile intorno a Ferragosto uscire con maglia e giubbotto, è tornato il sole, che mi ha regalato un fantastico weekend.
Il weekend è iniziato venerdì con una cena in centro con i nuovi amici, che per ora sono i colleghi di mio marito, ma bisogna pur iniziare da qualche parte no? Il più simpatico di tutti è Oliver, un ragazzo svedese-slovacco che parla un sacco di lingue.
Insieme a lui e altri tre abbiamo cenato in un locale di cibo asiatico. E' bello perchè in questa città cosmopolita oltre a conoscere persone di ogni nazionalità e anch possibile assaggiare qualunque genere di cibo. Chiaramente non mancano i ristoranti italiani, come in ogni altro angolo del mondo.
I locali asiatici sono anche moltissimi e alcuni di questi servono selezioni di cucine di vari luoghi, per esempio nello stesso posto è possibile trovare soba giapponesi, curry thailandesi e ravioli al vapore cinesi. Venerdì siamo andati al Wagamama, ma ho trovato ancora migliore quello in cui siamo stati un po' di tempo fa, il Lily's. Oltre ad aver assaggiato degli ottimi piatti sono molto curati anche gli ambienti, seppur molto informali e moderni, ma pulitissimi e con le cucine a vista.
La serata si è conclusa in un club, per raggiungere un altro amico, dove mi sono resa conto di essere vecchia, o forse solo cambiata. Non sopporto quel genere di musica da ballare, sarà che io amo il rock, perciò quel genere di musica, che per me non dovrebbe neanche chiamarsi musica, proprio non lo sopporto. Così me ne sono stata in disparte insieme ad un'altra ragazza sorseggiando i nostri cocktail e discutendo sul fatto che molte delle canzoni che stavamo ascoltando erano remix di canzoni che suonavano nelle discoteche all'epoca in cui noi le frequentavamo, cioè ormai quasi vent'anni fa.
Sabato ne abbiamo approfittato per dormire e recuperare un po' di sonno perso durante il rapidissimo viaggio fatto in Puglia a metà settimana, in occasione del matrimonio di una coppia di amici.
Quando finalmente ci siamo svegliati ed abbiamo visto un sole splendido non abbiamo avuto dubbi: siamo usciti e siamo andati diretti al parco di fronte al Chinese Garden, tutto il giorno a prendere il sole, leggere e rilassarci.
La giornata si è di nuovo conclusa con una serata tra amici, stavolta però a casa nostra. Il fatto è che avendo la casa quasi totalmente vuota e disponendo solo di un tavolo e quattro sedie non possiamo invitare più di due persone per volta. Francesco ha preparato le pizze e siamo semplicemente rimasti in terrazza a chiacchierare.
Domenica mattina c'era di nuovo il sole. Siamo così partiti alla volta di Luzern, o Lucerna, dove avremmo già voluto andare la settimana scorsa.
E' una città molto carina, anch'essa affacciata sul lago. Forse più tranquilla di Zurigo, mi è sembrato di intuire che sia una tipica località di villeggiatura svizzera.
Abbiamo passeggiato sulle rive del lago e per le piccole vie interne, su cui si affacciano molte case con bellissime facciate affrescate.
Abbiamo attraversato i due ponti di legno coperti e poi siamo saliti fino alle mura.



Quando siamo tornati a casa, non ancora stanchi della giornata, abbiamo preso le bici e abbiamo raggiunto una fattoria qui vicino, dove vendono lamponi ed altri frutti di bosco. La cosa divertente è che bisogna raccoglierseli. Questa cosa mi ha riportato indietro di tantissimi anni, quando mia nonna mi mandava nell'orto a raccogliere i lamponi da mangiare a cena. Solitamente però erano più i lamponi che mangiavo direttamente dalla pianta che quelli che raccoglievo.



lunedì 16 agosto 2010

Rheinfall e Konstanz

Ieri era ferragosto e avevamo intenzione di fare una gita di un giorno in qualche città non troppo lontana, come Luzern o Basel. Le previsioni del tempo per quelle città erano pessime, così abbiamo cambiato destinazione al volo scegliendo di dirigerci verso la zona est della Svizzera che era quella dove erano previste piogge più leggere.
Ci siamo fermati alle Rheinfall, le Cascate del Reno, che sono le cascate più estese d'Europa.



Sarà per il fatto che ultimamente ha piovuto molto, ma le cascate sono davvero spettacolari. Non sono molto alte, ma la loro potenza è impressionante.




E' possibile vederle da diverse altezze, grazie a varie piattaforme.
Volendo, con una barca, si può raggiungere una specie di isola proprio in mezzo alla cascata.
La corrente è fortissima, quasi spaventosa. La massa d'acqua sembra poterci travolgere in un attimo.





Le abbiamo ammirate da ogni angolazione, anche dall'altra parte del fiume, dove certamente appaiono meno spettacolari, ma da dove si gode di uno splendido panorama.











Finito il giro abbiamo deciso di spostarci ancora un po' ed arrivare a Costanza, sull'omonimo lago, attraversando quindi il confine con la Germania.
Io della Germania finora avevo visitato solo Monaco di Baviera, quindi non mi dispiace riuscire a vedere anche altro, dato che da qui non è così distante.
Abbiamo fatto un giro per le vie della città, visitato la cattedrale e passeggiato sulle rive del lago.

















P.S. purtroppo non ho ritrovato la mia macchina fotografica :(
Ho usato quella di Francesco, che pur essendo più bella è un po' scomoda da portarsi in giro ogni giorno


domenica 15 agosto 2010

Il compleanno, la Street Parade, la macchina fotografica e il ristorante indiano

Ieri era il compleanno di Francesco. Dopo anni in cui ha passato il compleanno nei posti tra i più belli o famosi della terra, tra i quali il deserto australiano, Parigi, il Bryce Canyon e Kyoto, quest'anno l'abbiamo passato a casa, anche se la casa nel frattempo è cambiata.
Purtroppo era anche una giornata fredda e piovosa, ma nel tardo pomeriggio abbiamo deciso comunque di vedere com'era quest'evento e soprattutto la gente che vi partecipava.
Siamo andati in centro e siamo stati travolti da questa folla colorata, vestita in modi strani, con acccessori di ogni sorta.
Siamo rimasti poco perché la musica techno non ci piace proprio e siamo andati a festeggiare il compleanno con una cena a due, in un ristorante Indiano, Khan's, dove la cucina è veramente ottima.
Peccato che durante la cena abbiamo scoperto di non avere più la macchina fotografica, che probabilmente non abbiamo ben custodito e ci è stata sfilata dalla borsa o da una tasca mentre eravamo immersi nella folla. Per noi aveva un valore affettivo, inoltre era la piccola macchina che portavo sempre con me.

venerdì 13 agosto 2010

La casa svizzera

Ieri, a causa del brutto tempo, sono stata quasi tutto il giorno in casa. Siamo a Ferragosto ma sembra di essere a ottobre. Mi sembra strano dormire con la coperta e uscire con la giacca.

Vorrei parlare un po' delle case Svizzere, o meglio, le case di Zurigo, o ancora più precisamente le case che abbiamo visto per poi scegliere questa in cui viviamo ora.
Intanto, da ciò che ho capito, qui non è così usuale come da noi in Italia comprarsi una casa, almeno, ciò è quello che abbiamo intuito parlando con un po' di persone.
Gli appartamenti sono più bassi di quelli a cui siamo abituati, di circa trenta centimetri, infatti saremo costretti a ricomprare alcuni mobili, dato che i nostri sono troppo alti.
Ogni casa è già dotata di cucina, che viene installata nel momento stesso in cui viene costruita.
Ovviamente, come ovunque dove non sia Italia, non esistono i bidet e occorre affidarsi unicamente alla doccia.
E' rarissimo avere la lavatrice in casa. C'è quasi sempre un locale lavanderia dove, nella maggior parte dei casi, le lavatrici sono comuni. Noi per fortuna abbiamo le nostre lavatrice e asciugatrice private, che comunque sono situate in un locale condiviso con altri due vicini.
In ogni casa c'è poi la stanza-parcheggio delle biciclette, perché come dicevo l'altro giorno tutti sono abituati ad usare la bici.
Ultima stranezza: nella zona delle cantine c'è sempre una porta blindatissima che resta aperta, ma in caso di necessità può trasformare il sotterraneo in un rifugio antiatomico.

Oggi ho fatto un giro per la zona di Oerlikon, dove c'era scritto esserci il Weltmarkt, il Mercato del Mondo che si svolge una volta al mese. Dopo dieci minuti avevo già finito il giro. Il mercato era piccolissimo, mi aspettavo tante cose tipiche del mondo, invece c'era solo un po' di bigiotteria, qualche vestito brutto, un po' di specialità gastronomiche e tanti indiani che cucinavano.



In alcune zone della piazza del mercato si trovano pavimenti a scacchiera, dove le persone si fermano a giocare utilizzando gli scacchi giganti contenuti nelle apposite casse.



Poi sono tornata in centro dove fervono i preparativi per la Street Parade di domani. Chissà quanta gente arriverà. Non è proprio il genere di manifestazione a cui mi piace partecipare, ma un giro lo farò, anche solo per vedere com'è.

giovedì 12 agosto 2010

I tram, i treni, l'auto, la bici

Ieri ho iniziato ad esplorare a piedi la zona in cui abito, ma stavolta la zona residenziale, non la campagna. Devo ammettere che qui intorno c'è pochissimo, nel senso di negozi e luoghi di divertimento. Per fortuna in pochi minuti di autobus si arriva in centro, perchè se no qui, a parte la bellezza e la tranquillità della natura, sarebbe una noia mortale.
Facendo un po' di strani giri esplorativi sono arrivata fino all'ufficio di Francesco, nella zona di Oerlikon. Da lì poi ho preso il treno per arrivare in centro.
I mezzi pubblici qui sono efficientissimi. Gli autobus e i tram spaccano il minuto, quando si esce di casa si riesce sempre a calcolare a che ora si arriva a destinazione. Inoltre dalla stazione di Oerlikon, che dista dieci minuti di autobus da casa, ci sono treni costanti per la stazione centrale, Zurich HB, che si raggiunge in soli sei minuti. Praticamente qui l'automobile è totalmente inutile, ci serve solo per tornare in Italia.
Sono andata in centro e alla stazione mi sono trovata immersa in un mercato di prodotti tipici, che non ho capito se era occasionale o se c'è tutti i mercoledì.



Ho girato un po' per il centro, per la via centrale Bahnofstrasse, piena di negozi di lusso e per le vie limitrofe, entrando e uscendo dai negozi.



Poi ho attraversato il Limmat da cui si vedono le principali chiese della città Grossmünster e Fraumünster.





Passeggiando per Münstergasse, una piccola via della parte ad est del fiume, mi sono come al solito fermata davanti ad uno dei miei negozi preferiti della città: Schwarzenbach.



Non ho ancora avuto occasione di entrarci ma ogni volta rimango imbambolata a fissare la vetrina, dove sono esposte decine di tipi di tè, di tipi di farine e altre specialità.



Sono poi tornata a casa, perchè avevo già fatto un bel po' di passi, ma quando Francesco è rientrato dal lavoro mi ha chiesto, dato che c'era ancora il sole, di fare un giro in bici qui per i sentieri di campagna.
Siamo partiti praticamente seguendo lo stesso percoso che ho fatto a piedi lunedì. Ho dovuto riprendere confidenza con la bici, perché, a parte la breve parentesi del giro sul Golden Gate tra San Francisco e Sausalito di due anni fa, non ricordavo di essere salita su una bici. Ho dovuto reimparare come si utilizzano le marce e poi siamo partiti.
La passeggiata è stata piacevole, anche perchè qui ci sono tantissime piste ciclabili. L'unico inconveniente è che ogni tanto bisognava fare lo slalom tra qualche escremento di cavallo o altri animali, ma siamo in campagna e bisogna coglierne tutti gli aspetti.
Siamo così arrivati a Katzensee, dove volevo andare l'altro ieri.



Lì c'erano tantissime famiglie, bambini che giocavano, persone che facevano il bagno nel lago, gente intenta nella preparazione dell'immancabile barbecue.
Purtroppo non ho portato con me la macchina fotografica, ma certamente tornerò per documentare il luogo.
Oggi pago le conseguenze della bella gita, sono tutta dolorante.

mercoledì 11 agosto 2010

Cambio Vita


Ora sì che si inizia veramente ad esplorare il mondo. Sì perché ormai da un paio di mesi mio marito lavora e vive all'estero. E' una decisione a lungo discussa e presa insieme, sapevo che mi sarei trasferita anch'io, ma non sapevo ancora quando. Da poco ho elaborato il tutto e finalmente preso una decisione. Mi trasferirò definitivamente a ottobre. Ora sono in ferie e starò qui tre settimane, facendo le prove generali per il futuro.
Sono contemporaneamente spaventata ed eccitata. I cambiamenti mi piacciono, ma c'è sempre quel po' di incertezza che mi mette ansia. In particolare l'incertezza del lavoro. Ho dovuto ovviamente lasciare il mio, continuerò a collaborare a distanza per piccoli progetti, ma la mia intenzione è quella di trovare un lavoro qui, mi sono già attivata, ma non è per niente facile.
Ah sì, ho dimenticato di dire dove sono. Mi trovo a Zurigo, nella parte tedesca della Svizzera.

Il tasto dolente è proprio questo: il tedesco. Io parlo inglese e francese, ma qui si parla tedesco e neanche tedesco normale, ma una specie di dialetto svizzero.
E va beh... anche questo fa parte dell'avventura. Imparare una lingua nuova.
In ogni caso questa città è molto bella e stimolante, vi si trovano persone di ogni nazionalità. La città è molto ordinata e pulita e la gente che si incontra pare veramente rilassata e tranquilla.
La parte storica della città, le sue chiese, le vie principali, le avevo visitate la prima volta che sono stata qui, a febbraio. Quando sono tornata, a giugno, ho scoperto il giardino botanico, i laghi e alcuni parchi.
Ora sono qui da lunedì e finora ho cercato di rilassarmi, per quanto possibile. La casa in cui viviamo si trova ancora nei confini della città, ma è immersa nel verde e nella campagna. Così che in meno di mezz'ora è possibile raggiungere il centro della città, se no si può passeggiare o vagare in bicicletta per i sentieri qui intorno.



Lunedì mattina sono partita a piedi con l'idea di raggiungere i laghetti di Katsensee. Mi sono persa tra stradine e fattorie. Ho incontrato tantissime persone che correvano, andavano in bici o portavano a spasso i cani.



Ieri invece ho deciso di dedicarmi alla spiaggia, siccome quest'anno non sono riuscita a vedere il mare se non per mezza giornata. Così ho raggiunto il parco tra il Chinese Garden e il lago. E' un posto stupendo, dove la gente prende il sole, gioca, legge, si riposa. C'è anche il barbecue permanente a disposizione di tutti.



Sono stata lì tutta la giornata, mi sono abbronzata e ho letto un po'. Sono stata benissimo.
Oggi non so ancora di preciso cosa farò. Il tempo non è bellissimo. Vorrei esplorare un po' la zona qui intorno, vedere se ci sono dei negozi e poi magari andare in centro.

martedì 10 agosto 2010

U2 360 Tour Part II - Torino Stadio Olimpico 6 Agosto 2010

Eccomi qui alle quattro del pomeriggio, che giro intorno allo stadio cercando di capire da che parte devo entrare. L'organizzazione e le indicazioni non sono delle migliori, ma con tanta pazienza riesco a raggiungere la curva sud ospiti, primo anello. Appena entro resto immobile, a bocca aperta, perché non riesco a credere che il palco sia così vicino. Sì, purtroppo i posti sono dietro il palco, che pur essendo disposto a 360° ha comunque una direzione principale, però sono così vicina che non m'importa più.
Sono arrivata così presto proprio perché non ho i posti numerati, così ho cercato di prenderne due buoni e ora me ne sto qui, sciogliendomi sotto il sole cocente, nell'attesa che arrivi Francesco.
Alle 19:30 iniziano a suonare i Kasabian. Ammetto di conoscerli poco, riconosco solo una canzone che ho sentito qualche tempo fa alla radio.
Intanto sta scendendo la notte, sale il fermento delle centinaia di persone che lavorano intorno al palco. Quelli che più mi stupiscono sono quelli che restano appesi al “ragno” per manovrare le luci.



Poco dopo le 21 arrivano! Da dove sono io li vedo proprio mentre entrano nello stadio e mentre salgono sul palco. L'emozione è fortissima. Quando Bono saluta rivolto verso di noi lancio un urlo così forte che un ragazzo seduto vicino a me si spaventa.





Inizia il concerto e vengo subito travolta dalla musica e dallo spettacolo.
Le canzoni per me non sono una sorpresa, perché alcune le ho già sentite durante le prove degli scorsi giorni e ho comunque letto alcune anticipazioni.



Gli U2 rispolverano moltissime canzoni vecchie, solamente poche sono quelle tratte dall'ultimo album.



Vengono anche presentate due canzoni nuove, una lenta e una molto più rock. La prima, su richiesta di Bono, viene suonata a luci spente.

Quando Bono presenta i componenti della band dice che loro sono come una grande famiglia, ricorda a tutti che tra due giorni sarà il compleanno di Edge e intona un “Happy Birthday” che sarà cantato in coro da tutto lo stadio.





Bono, nonostante l'infortunio che aveva fatto interrompere il tour, sembra essere in forma. Durante “Hold me, Thrill me, Kiss me, Kill me” si appende addirittura al particolare microfono luminoso, usandolo quasi come un'altalena.

Le canzoni si susseguono una dopo l'altra. Io continuo a cantare, vorrei che non finisse mai. Quando sulle note di “Moment of Surrender” il gruppo saluta tutti e lascia lo stadio rimango pietrificata, non mi sembra vero che sia già tutto finito.
Grazie U2, mi avete fatto vivere un'altra serata meravigliosa.




Scaletta:

Space Oddity - The return of the Stingray Guitar (new intro)
Beautiful Day
Magnificent
Get on your boots
Mysterious Ways/My Sweet Lord (snippet)
I still haven't found what I'm looking for
For your love - North star (acoustic version)
The flowering rose of Glastonbury
Elevation
In a little while
Spaceship/Miss Sarajevo
Until the end of the world
The unforgettable fire
City of blinding lights
Vertigo
Discotheque(snippet)/I'll go crazy if I don't go crazy tonight (Remix)
Sunday Bloody Sunday
MLK
Walk On/You'll never walk alone(snippet)
Desmond Tutu speech/One
Amazing Grace/Where the streets have no name
Hold me,thrill me,kiss me, kill me
With or without you
Moment of surrender

venerdì 6 agosto 2010

U2 again!!!

E' arrivato il grande giorno! Il concerto degli U2 a Torino.
E dire che ho comprato il biglietto senza convinzione, solo perchè suonavano "a casa", dato che tanto li ho visti un anno fa a Milano e il tour è lo stesso.
Perciò non avevo tanto l'ansia per questo concerto... non ce l'avevo fino a lunedì, quando ho fatto un giro nei pressi dello stadio e sono stata come rapita. Sono stata ore ad aspettare che arrivassero, ma poi sono entrati da un altro ingresso. Quando hanno inziato a suonare sono riuscita ad intravederli su una porzione del maxischermo che si riusciva a scorgere stando quasi sdraiati sull'asfalto. E' stata comunque un'emozione grandissima. E l'emozione è cresciuta ogni giorno di più. Ieri e l'altro ieri sera riuscivo a sentirli quasi perfettamente da casa e io non abito proprio vicinissima allo stadio! L'altra sera vedevo anche i giochi di luce del palco.
Sentire la voce di Bono dal mio terrazzo mi ha davvero commosso!
Ieri pomeriggio ho riprovato ad aspettarli, ma non ho avuto la costanza di stare fino a tardi, così me li sono di nuovo persi.
Ora sono qui che fremo nell'attesa di andare allo stadio oggi pomeriggio e stasera finalmente li vedrò, ascolterò di nuovo la loro musica che mi accompagna da quasi vent'anni!
Sono agitata come una ragazzina! Sarà una serata bellissima! Il cielo su Torino stasera sarà il cielo degli U2!


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